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15 luglio 2003
Dicono che c'è un tempo per seminare e uno che hai voglia ad aspettare un tempo sognato che viene di notte e un altro di giorno teso come un lino a sventolare. C'è un tempo negato e uno segreto un tempo distante che è roba degli altri un momento che era meglio partire e quella volta che noi due era meglio parlarci. C'è un tempo perfetto per fare silenzio guardare il passaggio del sole d'estate e saper raccontare ai nostri bambini quando è l'ora muta delle fate. C'è un giorno che ci siamo perduti come smarrire un anello in un prato e c'era tutto un programma futuro che non abbiamo avverato. È tempo che sfugge, niente paura che prima o poi ci riprende perché c'è tempo, c'è tempo c'è tempo, c'è tempo per questo mare infinito di gente. Dio, è proprio tanto che piove e da un anno non torno da mezz'ora sono qui arruffato dentro una sala d'aspetto di un tram che non viene non essere gelosa di me della mia vita non essere gelosa di me non essere mai gelosa di me. C'è un tempo d'aspetto come dicevo qualcosa di buono che verrà un attimo fotografato, dipinto, segnato e quello dopo perduto via senza nemmeno voler sapere come sarebbe stata la sua fotografia. C'è un tempo bellissimo tutto sudato una stagione ribelle l'istante in cui scocca l'unica freccia che arriva alla volta celeste e trafigge le stelle è un giorno che tutta la gente si tende la mano è il medesimo istante per tutti che sarà benedetto, io credo da molto lontano è il tempo che è finalmente o quando ci si capisce un tempo in cui mi vedrai accanto a te nuovamente mano alla mano che buffi saremo se non ci avranno nemmeno avvisato. Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.
Io non so quando mi sono smarrito come un anello in un prato. Non so quando ho smarrito una parte di me e non l'ho più trovato. So che c'è davvero un tempo d'aspetto e che all'improvviso succede tutto e tutto in una volta e ti ritrovi a cambiare pagina e a volte anche libro. E che in quel momento ci sono lacrime e confusione e paura e forse una piccola anticipazione di quello che potrebbe essere il tempo di un sorriso. Ci sono pagine da svoltare in questi giorni e libri che cambieranno quando sarà di nuovo umido e freddo. E giorni nudi e lunghi come l'attesa di un momento che non sai se arriverà mai ma ci speri. E ci speri con così tanta forza e con così tanta forza che alla fine può succedere anche che arrivi.
E mentre aspetti quel tempo, quel fruscio della pagina che si volta in un mattino di sole, con la tazza con il latte davanti, mentre aspetti di leggere quella pagina e di sapere cosa c'è scritto, sai con la precisione di una goccia che quel tempo non potevi davvero non sognarlo.
Come faccio io oggi.
Oggi che c'è un tempo per sapere e per provare davvero a prendermi cura di te.
Anche con le parole. Non solo con le parole.
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