29 aprile 2003




Prima l'ha passata la radio. E' una canzone con un profumo. Di quelle che ti sembra di avere sotto le mani qualcosa da accarezzare.
A volte capita di scrivere qualcosa di perfetto. Di ascoltarlo. Di incazzarsi un po' perchè non l'hai scritta tu, che in fondo sembra così semplice, così immediata.
Me ne sbatto se è melensa. La dedica è scontata.

Chissà chissà domani su che cosa metteremo le mani se si potrà contare ancora le onde del mare e alzare la testa non esser così seria, rimani i russi, i russi gli americani no lacrime non fermarti fino a domani sarà stato forse un tuono non mi meraviglio e' una notte di fuoco dove sono le tue mani nascerà e non avrà paura nostro figlio e chissà come sarà lui domani su quali strade camminerà cosa avrà nelle sue mani.. le sue mani si muoverà e potrà volare nuoterà su una stella come sei bella e se e' una femmina si chiamerà futura. Il suo nome detto questa notte mette già paura sarà diversa bella come una stella sarai tu in miniatura ma non fermarti voglio ancora baciarti chiudi i tuoi occhi non voltarti indietro qui tutto il mondo sembra fatto di vetro e sta cadendo a pezzi come un vecchio presepio. Di più, muoviti più fretta di più, benedetta più su, nel silenzio tra le nuvole, più su che si arriva alla luna,si la luna ma non e' bella come te questa luna e' una sottana americana Allora su mettendoci di fianco,più su guida tu che sono stanco, più su in mezzo ai razzi e a un batticuore, più su son sicuro che c'e' il sole ma che sole e' un cappello di ghiaccio questo sole e' una catena di ferro senza amore, amore, amore, amore. Lento lento adesso batte più lento ciao, come stai il tuo cuore lo sento i tuoi occhi così belli non li ho visti mai ma adesso non voltarti voglio ancora guardarti non girare la testa dove sono le tue mani aspettiamo che ritorni la luce di sentire una voce aspettiamo senza avere paura, domani.

@7:14:00 PM - permalink - 0 commenti


 
 
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