23 aprile 2003




Ci sono delle cose che mi istigano il vomito come due dita piantate in gola.
Il signor Bondi - onorevole solo di ruolo, a quanto pare - insinua che la strage di Marzabotto sia stata colpa dei partigiani.
Ora, a parte il mio odio personale contro chi insinua, spesso perché non ha i coglioni o le prove per affermare, trovo che tutte queste schifezze sul 25 aprile in Italia siano stomachevoli e uso apposta un temrine proprio dei mie nonni che quei giorni li hanno vissuti, in prima persona.
Trovo stomachevole il silenzio ipocrita di Berlusconi di fronte alle cazzate - io non insinuo - dei suoi leccapiedi. Trovo stomachevole che ogni anno si cerchi di mettere le mani su una festa nazionale che rappresenta un momento di unità solo per fare propaganda politica.
In Italia, 60 anni fa, c'è stata una guerra civile. In Italia 60 anni c'era uno stato nello stato chiamato repubblica sociale - movimento sociale non è un'assonanza, ma una discendenza - in cui militavano i fascisti che sostenevano la dittatura di Mussolini e l'occupazione tedesca.
In Italia c'era gente che moriva e moriva da una parte e dall'altra. Solo che c'era chi moriva per cercare di costruirsi un futuro libero - partigiano o soldato alleato che fosse - e chi per mantenere e tentare di salvare una dittatura sanguinaria e inumana. Per me quei morti non stanno sullo stesso piano, al di là della pietà umana.
E mi chiedo cosa succederebbe se in Cile oggi qualcuno cercasse di mettere sullo stesso piano le vittime di Pinochet e i soldati di quella dittatura. O se in Argentina i desaparecidos e le vittime fra i militari di Videla fossero considerate la stessa cosa. O se le vittime del franmchismo spagnolo siano la stessa cosa delle vittime nel franchismo spagnolo.
Mi fa schifo chi ragiona così. Mi fa schifo perché andiamo verso momenti in cui chi ha vissuto quei giorni non potrà più raccontarli. Perché saranno tutti morti. I più fortunati di vecchiaia. E avrà vita facile chi racconta certe stronzate. Chi le spaccia per verità, per dati di fatto storici.
Non c'erano buoni da una parte e cattivi dall'altra. No. Ma due parti distinte sì.
E il molto poco onorevole signor Bondi con quella sua aria sudaticcia da soldatino spaventato farebbe bene a infilarsi uno straccio in bocca anziché dire certe cose. O forse sarebbe il suo capo a doverlo richiamare all'ordine.
Ma tanto non lo farà.
Anche lui è uno che insinua. Con la sua cultura e la sua conoscenza della storia non potrebbe d'altra parte fare altrimenti.

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