26 novembre 2002




Venendo a casa dal lavoro, con un mal di testa insuperabile più del tonno che mi trapanava la testa, ho pensato a una passeggiata sulla spiaggia, di sera, che ho fatto ad agosto. La sabbia era tiepida e sembrava lunghissima. Fossi stato più megalomane avrei cercato di camminare sull’acqua, tanto era calma. Ecco, avrei avuto bisogno di quel silenzio. Lì, in quel momento, a bagno nel casino dei viali anziché nell’adriatico. Avrei avuto bisogno di quella precisione, della nitidezza con cui ricordo di aver pensato una cosa mentre camminavo, pochi secondi prima di decidermi a girare le chiappe e a rimetterle a sedere sul maggiolone. Prima di rifare in silenzio l’autostrada verso Bologna e vedere il cielo diventare un’altra notte d’estate.
A volte mi succede con le sensazioni. A volte sono così precise, così distinte che posso quasi vederle. Allungo una mano e forse le tocco anche. Sensazioni. Sensazioni allora e sensazioni oggi. Una sensazione allora e una sensazione oggi, diverse, eppure lo stesso identico rimescolamento, la stessa identica centrifuga emozionale. Eppure mi tocco la pelle e mi sembra diversa. Più liscia. No, niente ceretta, non temete. Solo sono diverso. E mi chiedo se si veda fuori che sono diverso, che tutto quello che succede mi cambia fuori, mi fa sembrare più stanco o più rilassato e che ci sono cose che per come sono fatto hanno più effetto di un’ora di sonno recuperata.
Mi chiedo se si veda, a voler guardare.

@12:07:00 AM - permalink - 0 commenti


 
 
Qui&Ora
Salman Rusdhie, Shalimar il clown
Giorgio Bocca, Noi terroristi
The Kooks, Naive
 
Blog
 
Letto
 
Visto
 
Letto (prima)
 
Visto (prima)
 
 


This page is powered by Blogger. Isn't yours?