17 novembre 2002




Strange days titolava un film della Bigelow, oggi impegnata coi sottomarini. E questi sono davvero strani giorni.
Strani giorni, proprio mentre mi sono messo a riascoltare Frank Hi-NRG. Sraà un caso.
C’è un arresto di un po’ di militanti del Social Forum accusati di sovversione. Sovversione è già una strana parola, che sa di carboneria, di moti risorgimentali. E suona ancora più strana associata a un movimento come quello.
C’è che un parlamentare di AN richiesto di un commento racconta che per lui le tute nere e le tute bianche sono la stessa cosa. C’è che dato che gli animali che hanno massacrato di botte un extracomunitario un mesetto fa si sono detti uomini di destra, allora quel parlamentare di AN, per me, è uguale a quelle bestie. Tanto per usare il suo stesso metro di ragionamento.
C’è che il ministro dell’Interno ha richiesto di essere informato su ogni sviluppo dell’indagine e che molti parlamentari del Polo si sono dissociati.
C’è che il buon Schifani ne ha detta una delle sue, parlando al solito dei comunisti.
C’è che ho un mondo di pensieri per la testa e il più comune di questi lega la Cirami, la richiesta di grazia per Sofri e questa vicenda.
C’è che mi fa pensare, sicuramente. C’è che un paese in cui si chiude un’idea dietro una porta chiusa una chiave è un gran brutto paese per vierci e che è ora di dire le cose come stanno.
C’è che non si può urlare con diciotto tonsille quando la Legge ti tocca i garetti dei mocassini su misura o l’attaccatura del portafogli e poi tacere in questa occasione. C’è che proprio non si può.
C’è che proprio non ne posso più.
Perché anche se questi ragazzi sono innocenti come credo, per molta gente, quella che non legge i giornali, che non guarda niente di più che i titoli del TG perché sono in mezzo al gioco di Amadeus, che non ascolta la radio e che l’unico libro che sfoglia nelle sue giornate è il catalogo del Postal market, per queste persone, per questi che sono la popolazione italiana, che ci faccia piacere o no, quei ragazzi resteranno sempre dei violenti. E lo saranno perché la polizia è andata di notte a prenderli a casa e li ha sbattuti a Trani. In massima sicurezza.
Perché questo è quello che rimane: la credibilità tolta a un intero movimento di fronte all’opinione pubblica. Tutto qui.
Obiettivi a breve termine. Obiettivi a brevissimo termine.
Un altro slogan pubblicitario? Forse. Però siamo bravissimi a consumare il prodotto. Bravissimi a berci lo spot, a girare per le corsie del supermercato, a riempirci il carrello e a dormire bene la notte.
A far finta che vada tutto bene

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