26 novembre 2002




Sono una zia, una maledetta zia con i gambaletti, la copertina a quadretti e il gatto sulle ginocchia. Sono una meledetta zia perché se rileggo certe cose a distanza di anni (quanti? Un tot) e mi sento dentro qualcosa che assomiglia all’Etna quando decide di far prendere aria alle sue budella, allora sono diventato una zia. Tra qualche giorno comincerò a metermi i bigodini. Avrò un bel paio di pantofole di flanella col pon pon e comprerò un canarino e un gatto che si odieranno disfandomi la casa e che chiamerò Jerry e Titti perché ho fantasia. Programmerò il video per registrare un posto al sole e Sentieri con i personaggi della prima serie che sono già tutti morti almeno due volte.
E per fortuna che non sono capace di lavorare a maglia. Come? Già, è vero: si può sempre imparare.

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