26 novembre 2002




Somewhere over the raimbow skies are blue dice la canzone e io ci credo. Anche in momenti come quelli di questi giorni. Anche con quel ragnetto nel cervello che parla parla parla.
C’è silenzio, troppo silenzio. Come un rumore di passi che non so da dove parte e non so dove arriva. Come qualcosa che mi scuote.
Lo stesso sapore in bocca di quando da cinno mi davano la limonata quando stavo male.
Senza zucchero, così, liscio e busso.
Somewhere over the raimbow there’s a land that I herd once in a lullaby dice la canzone e magari è vero. Anche se ho la bocca acida e fuori non si sente nemmeno più il rumore deella pioggia. Ho le mani incredibilmente secche in questi giorni, come se anche quelle, oltre ai pensieri si fossero bloccate. Come se anche loro risparmiassero forze. Come se anche loro fossero dalla mia parte, in qualche modo.
Somewhere over the raimbow bluebird fly dice la canzone e può essere. Uccelli blu oltre l’arcobaleno. Blu. Come non ce ne sono, che anch’io sono un animale strano.
Somewhere over the raimbow skies are blue dice la canzone e io ci credo. Chissà se ho abbastanza luce dietro e se la pila è abbastanza forte. Chissà se ho abbastam luce dietro. Se ho abbastanza luce dentro.
Una volta una suonata mi disse che ero sufficientemente suonato per lei.
Magari aveva ragione

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