19 novembre 2002





Per descrivere come mi sento stasera ci vorrebbe Tondelli.
Ci vorrebbe un bel periodo di una decina di righe infarcito di sangue, sudore e un bel po’ di sensazioni. Perché mi sento un gatto in agguato nel buio, le orecchie dritte e un tondo di luna talmente brillante da sembrare gelato a spazzare via l’oscurità, a sotituirla con un azzurro velato di una strana malinconia. Mi sento un gatto e la notte mi accarezza il pelo e un po’ ho freddo e mi sento un vermino strisciante e un po’ ho caldo e potrei spaccare il culo a qualunque randagio si presentasse fra me e il mio territorio. Mi sento triste senza un motivo per esserlo e mi sento allegro senza un motivo per esserlo. Mi sento vivo e mi sento forte. Mi sento una cassapanca di legno antico in cui qualcuno ha nascosto un segreto e che è difficilissima da spalancare. Mi sento in astinenza.
Stasera cercherò di capire quali sono i personaggi che vogliono vnire fuori. Cercherò di sentire i loro pensieri che mi chiamano e proverò a dargli retta. Stasera non dormo, è quasi deciso.
Stasera esisto.
Esisto davvero e so quello che sono, quello che valgo, come una consapevolezza nuova, una luce sparata in faccia.
Stasera Patrick inspiegabilmente sorride e si accarezza la faccia come si fa coi bimbi. Stasera patrick sa che può farcela, che su una barca dispersa nell’Oceano è capace di rintracciare la rotta, annusando il vento e l’odore del mare. Stasera Patrick ha un po’ di magia addosso e magari riuscirà a spruzzarla per aria, in cima e farla ricadere dove deve. Dove vuole.
Stasera Patrick ha le mani e gli occhi e il cuore aperti.
Cazzo, non è mica poco.

@7:57:00 PM - permalink - 0 commenti


 
 
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