13 novembre 2002




Pare che il maschio latino sia in crisi. O almeno quello italiano.
Da uno studio uscito oggi pare infatti che una percentuale di uomini italici soffra di disturbi erettili. Che non è una specie di lucertola e nemmeno un morbo per cui il pisello ti diventa come un’iguana, No, trattasi d’altro.
Ebbene sì. Pare proprio che quello che dovrebbe stare su in realtà non stia più su tanto bene. Oh, proprio adesso che tirano dritta di nuovo anche la torre di Pisa doveva saltar fuori una roba così? Ma nessuna preoccupazione, c’è la pillolina azzurra, che scopi come un riccio per qualche ora, ma rischi che ti venga la trombosi, mettendo finalmente in atto il famoso motto mentre veniva se ne andava.
Vabbè, io ci scherzo sopra, ma sono cose serie, sapete? Proprio serie.Che quando ti capita – perché anche se non lo confesserete mai, vili, è capitato a tutti almeno una volta – ti verrebbe quasi da parlargli, come se avesse una sua intelligenza, come se fosse una forma di ribellione, uno sciopero che quelli della Cigiellecisleuil in confronto sono roba da poppanti.
Son cose serie, vi dico. Serie proprio. È bello che ne parlino i giornali. Tanto ormai il viagra arriva in pubblicità, insieme a tutta l’altra spam. Che una più o una meno. E a quanto pare sono proprio puntuali con la spam, se è vero che una delle più gettonate ultimamente è la meravigliosa enlarge your penis e che lo stesso studio di prima rivela che l’82% degli uomini che va dall’andrologo ha paura di averlo piccino. E io mi immagino la scena. Un ambulatorio, austero, riservato. Luce tenue, non inveasiva. Il dottore. Sui 55, un po’ bolso, stanco, vagamente annoiato.
Il paziente. Sui 35-40. Tremante.
Dottore: mi dica, che problema ha?
Paziente:…ma veramente… (si morde nervoso un’unghia, anzi tutte. Facciamo tutte)
Dott: si confidi, è il mio lavoro.
Paziente (sospirando): Dottore, c’è l’ho piccolo.
E il dottore pazientemente segna una X di statistica con lo stesso ghigno con cui un pistolero marchia l'ennesima tacca sulla Colt, estrae il righello morbido d’ordinanza e si appresta alla misurazione.
Ma andiamo! Ma siamo seri! C’è gente che va davvero dall’andrologo perché è convinto di averlo mignon? Se è vero i medici hanno tutti un futuro da cabarettista semplicemenet raccontando quello che vedono tutti i giorni. E magari ce li vedo questi, prima di decidersi ad andare in ambulatorio, piegati su se stessi, tentando di rubare un centimetro per arrivare alla fatidica soglia. Nella semioscurità della stanza, temendo che la moglie, la fidanzata, la coinquilina o la madre – no, la mamma no! – li veda che si misurano l’uccello, che provano a barare, a spingere un po’ per guadagnare millimetri preziosi. Povere bestie che siamo…
Una volta c’era rimasta almeno un po’ di etica sessuale.
Adesso no. Adesso tocca parlare di metrica. E a quanto dicono le statistiche, forse nemmeno decimale.

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