26 novembre 2002




C’è stato un momento, stasera, un piccolo e brevissimo istante fra le nove e le dieci e mezza, in cui ho pensato di chiudere questo posto. C’ho pensato, davvero ed è buffo. È buffo perché in fondo ho cercato di scacciare via per un sacco di tempo una strana malinconia di fondo, una solitudine che mi tiene compagnia da un sacco di tempo. E questo era e probabilmente è il posto giusto per farlo. Però c’avevo pensato. Avevo anche buttato giù fra un neurone e un altro, un ultimo faticosissimo post. Faticosissimo, ma brevissimo. Come editor ne saresti stata fiera.
Poi non l’ho fatto. Ho seguito il mio istinto, che è uno strano animale e mi sussurra strane cose. Mi sussurra strani pensieri in questi giorni. Strani davvero. Non bellissimi da pensare, né da vivere. D’altra parte lo conosco, quel gran figlio di puttana. Siamo coinquilini da oltre 30 anni.
Ma alla fine non ho chiuso la saracinesca.

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